Cari lettori,
oggi vorrei presentarvi uno dei miei dolci preferiti e che amo preparare quando sono in Italia, la pastiera napoletana!
La pastiera è un dolce
proveniente dalla regione Campania e tipico del periodo pasquale.
Una leggenda narra che la sirena
Partenope fu la creatrice di questa delizia, che deriverebbe
probabilmente dalle feste pagane e dalle offerte votive del periodo
primaverile. Esiste anche una leggenda più “reale”
che narra di alcuni pescatori che, a causa dell'improvviso maltempo,
erano rimasti in balia delle onde per un giorno e una notte. Una
volta riusciti a rientrare a terra, a chi domandasse loro come
avevano potuto resistere in mare così tanto tempo, risposero che
avevano potuto mangiare la Pasta di Ieri, fatta con ricotta, uova,
grano ed aromi. Per questo motivo la pastiera iniziò ad essere
simbolo di rinascita, oltre che per gli ingredienti, perché aveva
dato una seconda vita a questi quattro pescatori.
Le massaie partenopee la preparano di
solito il giovedì santo, il venerdì santo o il sabato santo ma
ormai la pastiera si consuma in ogni evento familiare, visto che in
commercio si trovano molti ingredienti per farla più velocemente, in
particolare il grano cotto. Io spesso la preparo anche a Natale, ad esempio.
La pastiera è una torta di pasta
frolla, com un ripieno a base di ricotta, uova, cedro candito,
zucchero, uova, latte e grano cotto. La pasta esterna è croccante mentre il
ripieno è morbido. Gli aromi utilizzati sono vaniglia, fiori
d'arancio e millefiori.
Preparazione della pasta frolla |
Grano cotto bollito con latte e burro |
Preparazione della crema a base di ricotta |
Unione della crema a base di ricotta con il grano cotto |
Teglie imburrate e infarinate |
Pasta frolla esterna |
Ripieno interno |
Pastiera pronta da infornare |
Biscottini preparati con gli avanzi di pasta frolla |
Esistono comunque numerose variazioni alla
ricetta classica che vanno dall'aggiunta di cannella e scorze
d'arancia, oppure di crema pasticcera nell'impasto interno. La variante da me preparata è la
ricetta tramandata da mio padre, una versione meno zuccherina e più
leggera rispetto alla ricetta classica.
Con questa ricetta mio padre
ha persino vinto un concorso organizzato dalla mia scuola elementare
quando avevo 6 anni, nel lontano 1985.
Buon appetito e arrivederci al prossimo post!!!
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