la scorsa settimana ho realizzato un sogno che avevo da tempo, conoscere l'isola di Lampedusa! Il giorno 8 maggio sono atterrata con un volo della compagnia Vueling sul bell'isolotto, dove ho trascorso una settimana davvero indimenticabile. Che luogo magico, che posto unico, certe volte mi chiedevo se mi trovassi davvero lì...
Tramite il portale AirbnB avevo affittato una simpatica roulotte per il mio soggiorno in terra lampedusana, e mi è piaciuto tantissimo sperimentare questa forma alternativa di alloggio, economica ma funzionale. La roulotte si trovava nella zona di Cala Creta, una delle zone più belle e allo stesso tempo tranquille dell'isola, poco distante dal centro, dal porto e dal faro che ho tanto amato per i miei momenti di riflessione.
La mia casa!
Lampedusa è prevalentemente rocciosa, ma non mancano le belle spiagge di sabbia ovviamente. Le varie calette si raggiungono spesso attraverso dei sentieri immersi nella natura selvaggia, sono poche quelle di accesso immediato, e questa cosa mi è piaciuta molto. Ogni caletta ha un nome, e durante la mia permanenza ho cercato di vederle tutte, e di fare il bagno in quelle che più mi ispiravano!
Mappa di Lampedusa (Fonte: Google)
Al mio arrivo il tempo era soleggiato e caldo, così dopo pranzo ne ho approfittato per fare un primo giro esplorativo a Cala Creta. Da lì, sono arrivata camminando tra le rocce a Cala Pisana, dove ho fatto il primo bagnetto ufficiale della stagione. L'acqua era freddina, ma non avrei rinunciato al mio tuffo per nulla al mondo!
Il faro visto da Cala Creta
Lato roccioso di Cala Pisana
Dopo una bella doccia calda all'esterno della mia roulotte, sono anche riuscita a fare una passeggiata al porto e in centro. Dal porto sono andata a vedere la famosa Porta di Lampedusa, anche conosciuta come Porta d'Europa, un monumento eretto in memoria dei tanti migranti deceduti in mare al largo dell'isola.
Via Roma, il centro di Lampedusa
Porta d'Europa
L'indomani mi sono svegliata con calma, approfittando della quiete della mia roulotte. Dopo la colazione fatta rigorosamente all'aperto nella verandina, mi sono incamminata verso il porto da dove poi ho preseguito fino alla spiaggia della Guitgia, una delle più famose di Lampedusa, situata nella zona degli hotel.
Spiaggia della Guitgia
Il giorno successivo è stata la volta della tanto famosa Isola dei Conigli con annessa spiaggia bianca paradisiaca, luogo che è diventato un po' il simbolo di Lampedusa e del suo mare incredibilmente azzurro e cristallino. L'Isola dei Conigli distava più di 5 chimometri da Cala Creta, per cui ho deciso di arrivarci con l'autobus. Ebbene sì, Lampedusa ha due linee di autobus urbani: la linea rossa, che dal centro arriva a Cala Creta, e la linea blu, che dal centro arriva all'Isola dei Conigli e a Capo Ponente. Il biglietto costa 1 euro a corsa. Io avevo la fermata a 200 metri da casa ed ho percorso le due linee intere con un solo biglietto. L'autobus è molto comodo, e ti permette di vedere i punti principali dell'isola anche senza essere motorizzato.
Inutile dire che l'Isola dei Conigli è un posto da sogno, mi sono emozionata profondamente davanti a tanta bellezza e immensità, ed ho fatto una delle nuotate più belle della mia vita! L'autobus fa la fermata sulla strada principale, poi dalla strada bisogna percorrere un lungo sentiero di circa 1 chilometro per raggiungere prima il belvedere e poi la spiaggia.
Sentiero per il belvedere dell'Isola dei Conigli
Spiaggia dei Conigli
Isola dei Conigli
Sentiero per la Spiaggia dei Conigli
Il fondale nei pressi dell'Isola dei Conigli
La soddisfazione di chi sa di trovarsi in un luogo paradisiaco!
Durante la passeggiata al tramonto (Lampedusa al tramonto è deliziosa!) ho fatto un giro da Cala Pisana lungo gli scogli fino a Cala Uccello, una caletta stretta stretta, un vero gioiellino di cui mi sono letteralmente innamorata.
Cala Uccello
Il sabato mattina si presentava ancora bello caldo e soleggiato, così, dopo una sosta al panificio del centro, mi sono diretta a Cala Pisana, stavolta proprio al molo, per tuffarmi in quella stupenda piscina naturale. Giornata di totale relax al mare!
Molo di Cala Pisana
Siccome le previsioni del tempo per la domenica non erano delle migliori, il sabato sera ho noleggiato un motorino dal meccanico vicino di casa, il simpatico signor Bartolo, al prezzo modico di 15 euro per 24 ore di uso. In questo modo avrei potuto fare il giro dell'isola e non avrei perso bagni al mare perché tanto il tempo non lo avrebbe permesso. E ne è valsa davvero la pena, la parte nord di Lampedusa non è raggiungibile in autobus, è praticamente disabitata, non ci sono calette o spiagge ma solo scogliere a strapiombo nell'immenso Mar Mediterraneo...scenari da favola! La cosa interessante è che ho portuto fare un primo giro al faro e al porto al tramonto ed utilizzarlo tutta la domenica fino a sera. Il giro completo dell'isola totalizza circa 30 chilometri.
Il mio motorino!
Linosa vista in lontananza
Traghetto in arrivo da Porto Empedocle
Tramonto al porto
Cala Madonna
Cala Croce
Cala Galera
Il cimitero delle barche
Il Faraglione
Muretti a secco in pietra tipici dell'isola
Il lunedì mattina è poi tornato il sole, c'era ancora molto vento ma si stava bene. Sono rimasta in zona Cala Creta e mi sono avventurata lungo gli scogli da Mare Morto all'Arco Naturale, una bellissima grotta che si attraversa fino a poi risalire sotto il faro. Un po' faticosa la camminata sugli scogli, ma il panorama è mozzafiato!
Mare Morto
Arco Naturale
E l'ultimo giorno sono riuscita a realizzare un ulteriore desiderio: andare all'isola di Linosa. Non pensavo di riuscirci a causa del maltempo che ha lasciato ferme barche e navi per ben due giorni, e invece il martedì mattina arrivata al porto giunge la conferma del comandante: l'aliscafo sarebbe partito! Alle 9 è iniziata la traversata da Lampedusa con destinazione Linosa, la seconda isola dell'arcipelago delle Pelagie di cui fa parte anche una terza isoletta, Lampione, che però è disabitata. Il mare era molto mosso ahimè (anche se secondo i membri dell'equipaggio c'era solo un po' di maretta...hehe), la navigazione è stata turbolenta e molte persone, inclusa la sottoscritta, si sono sentite male, ma la sofferenza è stata poi ripagata dalla bellezza di quella piccola isoletta vulcanica del mediterraneo.
Aliscafo per Linosa
Isola di Linosa, il porto
Linosa è un'isola di origine vulcanica, a differenza di Lampedusa e Lampione che derivano dal continente africano, è pressoché circolare ed ha un perimetro totale di circa 11 chilometri. Io ho percorso l'intero perimetro dell'isola a piedi, solo intorno al vulcano la strada passa internamente e non sulla costa, il resto del cammino è tutto lungo costa con paesaggi fantastici di cui godere.
Vista aerea di Linosa e il suo vulcano colorato (Fonte: Google)
Il faro
La piscina naturale più grande di Linosa
Case tipiche in pietra vulcanica
Il centro di Linosa
Il vulcano colorato di Linosa e la sua spiaggia nera
Pescatori al porto
L'aliscafo del rientro a Lampedusa
Lampedusa è uno dei principali porti di arrivo dei migranti africani, e di questi sbarchi restano tracce ovunque nell'isola, come al porto, dove si notano due vecchi barconi con scritte in lingua araba. Durante la mia settimana di permanenza, inoltre, è attraccata la nave Mare Jonio della Mediterranea Saving Humans con 30 migranti a bordo.
Barconi dei migranti fermi al porto di Lampedusa
La nave Mare Jonio ferma in porto
Insomma, Lampedusa è andata ben oltre le mie aspettative, non credevo di trovare un posto così particolare e così emozionalmente impattante. I paesaggi, i tramonti, il contatto con il mare e con la gente, il vento, davvero un'altra Italia. Porterò per sempre un bel ricordo di quest'isola nel cuore.
Vi saluto con un bellissimo video che sono riuscita a fare dall'aereo al decollo, il giorno del mio triste rientro a Roma. Lo splendore dell'isola di Lampedusa è demplicemente da brividi!
Una meraviglia forse poco conosciuta....bellissima Lampedusa l'isola piu' a sud d'Italia.
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