Cari lettori,
dopo due anni è giunto il momento di mettersi di nuovo in viaggio verso l'Italia, anche se sento che questo viaggio avrà un sapore tutto diverso per l'enorme carico di sensazioni ed emozioni che porta addosso.
Perché stavolta, al di là della gioia immensa legata al riabbracciare la mia famiglia e tanti amici, al di là della tristezza nel dover lasciare qui un pezzetto della mia vita, viaggerò con due passaporti!
Ebbene sì, sono riuscita ad avere il passaporto brasiliano a tempo di record, a pochi giorni dalla partenza. L'anno per me si chiude con un lungo viaggio in Italia, ma come italo-brasiliana, lasciandomi una patria alle spalle per incontrarne un'altra oltreoceano, in un vortice di sensazioni piacevoli ma al tempo stesso così bizzarre e difficili da spiegare.
Ora più che mai avverto fortemente questo sdoppiamento di emozioni, che vivendo all'estero sono inevitabili e lo diventano forse ancor di più quando si decide di farsi veramente "adottare" dal paese ospitante.
Questo passaporto, il fatto di essere cittadina brasiliana a tutti gli effetti, rappresenta per me una sorta di giro di boa, la prima parte di un lungo e faticoso percorso che un po' per caso mi ha portato in Brasile, e che da oggi in poi seguirà verso nuove mete e nuovi obiettivi.
Oh, il Brasile! Questa terra così giovane, in cui si mescolano razze, religioni e culture di ogni tipo, terra dai paesaggi unici, terra che accoglie a braccia aperte, terra che nonostante i problemi enormi da affrontare mantiene il suo fascino e la sua bellezza esuberante, terra il cui popolo parla una delle lingue più ricche e più belle del mondo, terra che da oggi in poi sarà anche la "mia" terra.
Questo passaporto non rappresenta soltanto un documento di viaggio, il certificato di naturalizzazione che mi è stato consegnato non rappresenta soltanto un pezzo di carta, almeno non per me. Chi mi conosce sa bene quanto era grande la voglia di Brasile in me, sa bene quanto rispetto e quanto amo questo paese e la sua gente, e la gioia in questo momento è incontenibile.
Ecco quindi che mi preparo al mio viaggio in Italia con la sensazione di lasciare la mia patria per tornare in patria (!?!): ditemi voi, non è per caso questa una sensazione bizzarra?
Arrivederci al prossimo post!!!
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