quest'anno per le nostre brevi ferie di mezza estate (anche se in Brasile è inverno) abbiamo scelto uma meta relativamente "vicina". Siamo appena rientrati da una località chiamata Bom Jardim, frazione della cittadina di Nobres, nello stato del Mato Grosso, a circa 800 chilometri da Vilhena.
Il viaggio in macchina già è stato un'avventura, per strada abbiamo incontrato delle piantagioni di cotone infinite, io non avevo mai visto le piante di cotone...potete facilmente immaginare il livello di emozione!
Strada in Mato Grosso
Piantagione di cotone
Balle di...cotone!!!
Pianta del cotone
Dopo 9 ore di viaggio, siamo finalmente arrivati a destinazione. Le strade erano perfette, anche quelle di terra che davano accesso alla pousada (polvere a parte!).
Siamo stati ospiti della pousada Akaiá per una settimana, un luogo di pace totale immerso nel verde della foresta e circondato da rilievi, da cui ci siamo poi spostati alla scoperta delle bellezze del posto. A soli 150 chilometri a nord di Cuiabá, una delle città più calde del Brasile, la mattina e la sera faceva davvero freddo, tipico clima di montagna. Tanta acqua ovunque e cibo buonissimo!
Ingresso della pousada
Le cose più semplici della vita sono le più straordinarie, e solo i saggi riescono a vederle" (Paulo Coelho)
Il primo giorno lo abbiamo dedicato alla fluttuazione nel Reino Encantado lungo il fiume Salobra: 800 metri di discesa ammirando i pesci, l'acqua cristallina e la vegetazione rigogliosa.
Amaca in legno comodissima!
Fluttuando sul fiume...
Dopo il nostro miglior pranzo della settimana al Reino Encantado, siamo tornati alla pousada e lì abbiamo percorso un sentiero con Ivan, la guida locale, fino al punto più alto della montagna circostante, da dove abbiamo ammirato un tramonto spettacolare prima di ritornare sui nostri passi. Lungo il sentiero, i megafoni che amplificano i rumori della foresta, la piazza dei poemi e l'altalena sull'orizzonte.
"Arriva fino a dove la tua vista riesce a vedere e, una volta lì, riuscirai a vedere più lontano"
Piazza dei poemi
Megafono della foresta
Altalena sull'orizzonte
Protettori contro i cobra...
Il secondo giorno è stato più denso di attività da fare e cose da vedere. Di buon mattino ci siamo diretti alla cascata della Serra Azul, con salita lungo un bel sentiero nel bosco, lungo bagno e discesa in fune sospesa (che in Brasile si chiama tirolesa ma in Italia molti la chiamano "volo dell'angelo").
Pronto per il "volo dell'angelo"...
Il puntino bianco sono io!!!
Dopo la scarica di adrenalina, abbiamo fatto una fluttuazione su un altro fiume, il Rio Triste e quindi una bella mangiata di pesce fritto con patatine e manioca anch'esse fritte, al Balneário Estivado, in compagnia delle scimmiette.
Razza di fiume
E per finire in bellezza, niente di meglio che godersi un bel tramonto amazzonico alla Lagoa das Araras, in compagnia delle araras, simbolo della regione amazzonica.
Il terzo giorno è stato il nostro giorno di relax. Abbiamo dormito un po' di più e, dopo la solita ricca colazione, siamo andati al villaggio di Bom Jardim a comprare dei ricordini, principalmente calamite per il frigo e anelli in cocco che io adoro.
Anello in cocco
Siccome era ancora presto per il pranzo, dovevamo trovare qualcosa da fare per ingannare il tempo. Sarei voluta tornare al lago, ma avrebbe aperto solo al tramonto per i turisti e non mi andava proprio di pagare altri due ingressi. Così mi sono armata di faccia tosta unita a molta gentilezza ed ho chiesto direttamente al proprietario se potevamo entrare per contemplare ancora una volta quel paesaggio fantastico. E lui mi ha lasciato passare! Con il lago tutto per noi, abbiamo fatto tante belle foto e ci siamo rilassati in quel luogo magico.
Sentiero nella foresta
A mezzogiorno siamo quindi arrivati al Mirante do Cerrado, un belvedere molto carino, con ristorante e piscina panoramica. Dopo qualche ora di piscina e un gelatino, abbiamo aspettato il tramonto che merita davvero.
Una doccia alternativa...
La pace del tramonto...
Il nostro ultimo giorno lo abbiamo dedicato di nuovo ai fiumi, con una fluttuazione all'Aquário Encantado, sempre sul Rio Salobra, seguita da un ottimo pranzo tipico in un ristorante che si chiama Chapolin, dal nome di un famoso personaggio televisivo brasiliano. La particolarità è che il proprietario è sempre vestito come Chapolin, e si diverte a scherzare e far foto con i clienti.
Cobra d'acqua...
Il signor Chapolin...
Subito dopo pranzo, è stata la volta del Rio Quebó ma stavolta abbiamo provato il boia cross, una sorta di rafting su piccoli gommoni individuali. Lungo una discesa di 2 chilometri, siamo anche passati all'interno di una grotta incredibile, che si estendeva per circa 300 metri, totalmente buia e piena di pipistrelli. Molta adrenalina anche qui! E per smaltire l'adrenalina, un bel bagno nelle acque cristalline del fiume al Ponte de Pedra!
Stanchi morti, siamo rientrati alla pousada, dove ci siamo riposati e ci siamo goduti le ultime ore di pace assoluta prima di una ricca cenetta in compagnia di una simpatica coppia di San Paolo ed un gruppo di studenti di biologia dell'università del Mato Grosso. Abbiamo aspettato con ansia l'eclissi lunare, ma purtroppo dove eravamo non si è visto nulla. Sarà per la prossima volta!
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