mercoledì 7 settembre 2011

Seconda Tappa: costa nordest del Brasile

Con molto ritardo, eccomi qui a farvi un resoconto del nostro viaggio di nozze (hip hip hurrà!) sulla costa nordestina del Brasile.

Atterriamo a Natal, nello stato Rio Grande do Norte, il 24 agosto alle 19.15 ora locale (qui sulla costa ci sono 5 ore di differenza con l'Italia, mentre a Vilhena saranno 6 ore, un fuso in più), dopo un viaggio abbastanza tranquillo e nemmeno poi tanto lungo. Prendiamo un taxi per andare alla nostra pousada situata proprio di fronte alla spiaggia più famosa della città, Ponta Negra, e di lato al famoso Morro do Careca. E' molto bello, abbiamo un appartamento da cui sentiamo il rumore dell'oceano...


Purtroppo ci risvegliamo con la pioggia, ma ne approfittiamo per andare in giro per il centro alla ricerca di materiali da imballaggio necessari a spedire le nostre valigie grandi a Porto Velho e ad alleggerire i nostri spostamenti. Dopo ore in balia della pioggia, torniamo a casa molto stanchi (il jet lag è una cosa orribile!) ma soddisfatti. Passiamo buona parte della notte ad imballare ed il giorno seguente, dopo una ricca colazione ed una lunga passeggiata sulla spiaggia, andiamo a spedire le valigie, sempre in taxi, e cambiamo anche hotel, stavolta siamo al centro di Natal. Nel pomeriggio dello stesso giorno visitiamo la Fortezza dei Re Magi e programmiamo un'escursione alle famosissime e bianchissime dune di Genipabu per il giorno seguente.


Arriviamo a Genipabu in autobus intorno a mezzogiorno e subito saltiamo su un buggy che ci porterà in giro per le dune fino al tramonto. Abbiamo scelto il passeio com emoçao, ossia con le acrobazie sulle dune alte, e devo dire che neanche la coppia più anziana che era con noi se ne è pentita!!!Non ci sono parole sufficienti per descrivere le meraviglie sconfinate che abbiamo visto, guardate le foto del Brasile che scorronmo a destra nel blog che sicuramente riescono a descrivere meglio le bellezze di questi luoghi...Torniamo in hotel contentissimi della nostra giornata, ma bisogna preparare le valigie perché si riparte!


Joao Pessoa, nello stato Paraiba, è una città ben più piccola e semplice di Natal. Arriviamo di domenica e la città è deserta (scopriremo poi che sono  tutti in spiaggia!) e non ci fa una bella impressione, senza considerare l'hotel che avevamo prenotato che ci ha delusi molto. Ma noi non ci perdiamo d'animo e ce ne andiamo in giro, scoprendo un litorale molto movimentato dove si mangia un buon pesce fritto, molte chiese antiche, un pezzetto di foresta atlantica in pieno centro cittadino popolato da scimmiette dispettose e una spiaggia fluviale, la Praia do Jacaré, in cui si può ammirare il tramonto del sole alle 17 ascoltando il Bolero di Ravel suonato da un sassofonista in barca.


La terza città in cui arriviamo è Recife, nello stato Pernambuco, città che prende il nome dalla barriera corallina, os arrecifes in portoghese. Arriviamo in autobus, poi con la metropolitana e un taxi raggiungiamo il quartiere Boa Viagem dove ci ha ospitato un amico del Couchsurfing, Anderson, per 4 giorni. Stiamo benissimo, dopo la delusione dell'hotel di Joao Pessoa ci voleva proprio una casa accogliente. Appena arrivati usciamo a fare una passeggiata sul lungomare di Boa Viagem, la orla in portoghese, assaporando un'ottima frittella di tapioca ripiena di formaggio, cocco e latte condensato...una delizia! La tapioca è molto comune qui al nordest, lo scopriremo strada facendo. Durante i tre giorni che abbiamo a disposizione andiamo a visitare la parte vecchia della città, Recife Antigo, che è davvero molto bella, col mare, il fiume, i ponti e molti edifici interessanti. Entriamo nel Museo dos Bonecos Gigantes, una fabbrica dei pupazzi giganti usati durante il Carnevale di Recife e Olinda e ci divertiamo a farci le foto con la presidenta Dilma e il presidente Obama, poi entriamo nel Centro della Cultura, un ex-carcere trasformato in mercato dell'artigianato locale, un posto davvero suggestivo, perché ogni cella ospita oggi un negozio, ma la struttura del carcere è rimasta intatta. Trascorriamo un pomeriggio alla fabbrica della cachaça, la nota grappa brasiliana ottenuta dalla fermentazione del succo della canna da zucchero, chiamato caldo de cana in portoghese, che si beve anche fresco.


Dedichiamo l'ultimo giorno alla città di Olinda, una piccola e graziosa città coloniale che si trova a 7 km da Recife e che, insieme a quest'ultima, ospita il famoso Carnaval pernambucano con le sfilate dei pupazzi giganti di vetroresina.


Trascorriamo l'ultima piacevole serata con Anderson e la cugina Alessandra, che ci preparano le frittelle di tapioca dolci e salate per salutarci. Il mattino seguente ripartiamo in autobus, ancora una volta con le nostre inseparabili valigie al seguito, con destinazione Porto de Galinhas.

A Porto de Galinhas, stato di Pernambuco, alloggiamo in un ostello suggerito da Anderson e che offre anche camere private doppie a 50 metri dalla spiaggia a prezzi davvero bassi se comparati con la media del luogo. Porto (come dicono qui) è un posto molto turistico, c'è tanta gente e costa tutto caro, ma è davvero un paradiso e merita una visita. Approfittiamo di questi ultimi 3 giorni sulla spiaggia per riposarci oltre che divertirci. Passiamo il primo giorno facendo un passeio con un tour operator locale, una bella gita in barca che dal fiume arriva alla Praia dos Carneiros, una delle spiagge più rinomate. Abbiamo fatto il bagno nelle piscine naturali che si formano quando la marea è bassa, abbiamo visto i pesciolini tropicali tutti colorati, ci siamo fatti il bagno nell'argilla (guadagnando 5 anni di gioventù...), abbiamo mangiato pesce fritto sulla spiaggia e ci siamo goduti un tramonto indimenticabile. Gli ultimi due giorni decidiamo di goderci la spiaggia antistante l'ostello che è bellissima e tutta da godere, anche se la marea non era ottimale per vedere le piscine naturali che si formano all'interno della barriera corallina. La marea cambia ogni 3-4 ore e solo con la marea bassa si formano le piscine naturali. Purtroppo negli ultimi giorni c'era marea bassa dopo il tramonto, e questo ci ha impedito di sguazzare nelle piscine naturali, ma in compenso ci siamo divertiti coi cavalloni da surfista...

Stanchi ma soddisfatti, ripartiamo di buon mattino in taxi verso Maceiò, stato di Alagoas, quindi, in aereo, verso Cuiabà e infine Vilhena, meta finale del nostro viaggio, dove ci aspettano tante cose da fare.

Arrivederci al prossimo post...amazzonico! 

1 commento:

  1. Che bello Laura! Che invidia... ma adesso a Vilhena inizia l'avventura vera. Sono proprio curioso di vedere gli sviluppi dell'emigrazione in Brasile. E Pinho!

    RispondiElimina